L'analisi chimica semimicroqualitativa - Parte IV - Via umida: residuo insolubile; I-II-III-IV-Gruppo degli anioni.
-
Genre: Documentary film
-
Dauer: 32''29''
-
Beschreibung: Si tratta di un documentario facente parte di una serie di quattro filmati didattici in cui si illustrano le generalità della chimica semimicroqualitativa. In questo cortometraggio ad essere sviluppata, tramite riprese in laboratorio di analisi chimiche, è "la via umida: residuo insolubile - gruppo degli anioni".
1 - Residuo Insolubile [didascalia]
2 - Un grafico riporta le formule delle sostanze chimiche costituenti il residuo insolubile, evidenziando le sostanze del I gruppo: il cloruro d'argento; il cloruro di piombo; il solfato di piombo; il bromuro d'argento; lo ioduro d'argento (di queste due ultime è indicata la trasformazione in cloruro d'argento); il sesfiossido di ferro e quello di cromo sono evidenziati rispettivamente nel colore marrone e nel colore nero
3 - un mucchietto di sesfiossido di ferro ed uno di cromo posti su un tavolo
4 - un altro grafico che indica i sei gruppi di elementi di cui è costitutito il residuo insolubile
5 - provetta contenente il residuo insolubile privato del I gruppo di sostanze il residuo viene sospeso con acqua
6 - la sospensione viene portata in capsula e, quindi, portata a secco
7 - raschiatura del fondo della capsula medinte una spatola di osso
8 - la capsula contenente il residuo ridotto in un mucchietto di polvere
9 - un uomo in camice bianco, in un laboratorio, estrae dalla capsula, mediante una sorta di ago, una piccola porzione di residuo esaminandola alla fiamma di un apparecchio (il becco Bunsen)
10 - l'esposizione alla fiamma del residuo, per la ricerca di solfato di bario e di solfato di stronzio
11 - di nuovo il grafico con l'elenco dei componenti chimici del residuo insolubile: vengono ora evidenziati, il solfato di bario e quello di stronzio, ottenuti mediante l'esposizione alla fiamma
12 - l'uomo in camice bianco estrae da un piccolo recipiente, mediante un ago, del bisolfato di potassio
13 - l'ago con il bisolfato di potassio viene esposto alla fiamma per farne una lente
14 - l'uomo fa aderire alla lente calda di bisolfato di potassio un pò del residuo in polvere contenuto nella capsula
15 - la lente di bisolfato con sopra il residuo viene scaldata alla fiamma
16 - recipiente contenente del liquido in ebollizione in cui viene sciolta la lente
17 - nel recipiente si intravede una provetta in cui si deposita un precipitato bianco
18 - di nuovo lo schema grafico con l'elenco delle sostanze del residuo insolubile, in cui viene aggiunta la formula dell'ultimo ritrovato
19 - il chimico, per la ricerca della silice, impregna la punta di un ago di carbonato sodico potassico
20 - il carbonato sodico potassico esposto alla fiamma forma una lente
21 - il chimico fa aderire alla lente ottenuta un pò di sostanza, estraendola dalla capsula
22 - l'esposizione alla fiamma della lente pregna di sostanza: si nota lo sviluppo gassoso di anidride carbonica
23 - una boccetta di acido nitrico quattro molare
24 - il fondo di una provetta contenente acido nitrico in cui viene sciolta la lente
25 - la provetta con la soluzione limpida viene calata in un recipiente pieno d'acqua in ebollizione
26 - di nuovo il fondo della provetta con la soluzione che ha acquistato una colorazione gialla
27 - di nuovo il grafico in cui viene tracciata la formula dell'ultima reazione chimica
28 - il chimico estrae da un boccetta una piccola quantità di carbonato sodico e la mescola a quanto rimasto del residuo nella capsula, al fine di individuare il biossido di stagno
29 - il chimico, raccolto dello zolfo da una provetta, lo mescola al contenuto della capsula tramite uno strumento metallico
30 - la capsula viene riscaldata: il contenuto si scioglie e si infiamma
31 - il contenuto della capsula in ebollizione
32 - a freddo, viene aggiunta dell'acqua al contenuto della capsula
33 - il chimico mescola il tutto e lo versa in una provetta
34 - il fondo della provetta con la soluzione limpida cui viene aggiunto dell'acido cloridico, ottenendo un precipitato giallo
35 - il grafico: viene segnata l'ultima analisi chimica effettuata per individuare il biosido di stagno
36 - Ricerca degli anioni [didascalia]
37 - Grafico che illustra i quattro gruppi in cui vengono ripartiti gli anioni
38 - Peparazione della soluzione alcalina [didascalia]
39 - il chimico estrae da un piccolo tubicino in vetro 100 milligrammi del miscuglio da analizzare, ponendoli in un tubo da centrifuga
40 - boccetta contenente carbonato sodico uno e due molare
41 - un tubicino con linee misuratrici da cui viene estratto un millilitro di carbonato sodico
42 - il chimico aggiunge, utlizzando una sorta di conta gocce, il carbonato sodico al miscuglio contenuto nel tubo da centrifuga e introduce il tubo in un recipiente con acqua in ebollizione al fine di riscaldarlo
43 - il contenuto del tubo, in bagno maria, viene mescolato dal chimico tramite una bacchetta
44 - il tubo suddetto viene svuotato, a freddo, di parte della soluzione in esso contenuta; la parte di soluzione estratta viene versata in una seconda provetta; da un terzo tubicino viene estratto di nuovo un millilitro di carbonato sodico che viene aggiunto al residuo rimasto nel tubo
45 - si ripete questa operazione, trattando il residuo con un terzo millilitro di carbonato sodico
46 - il tubo con la soluzione viene riscaldato in un recipiente d'acqua che bolle
47 - due provette: in una di esse vengono versati tre millilitri di soluzione alcalina
48 - alcuni filtri di carta di forma circolare, posti su un tavolo, vengono toccati con una bacchetta di vetro
49 - il chimico introduce un filtro di carta all'interno di un piccolo imbuto in vetro; prende, quindi, una bottiglia di plastica, versandone il contenuto liquido nell'imbuto
50 - il chimico fa girare con le mani il piccolo imbuto
51 - l'uomo, inserito l'imbuto in una provetta, versa in esso la soluzione
52 - alcune gocce della soluzione filtrata cadono sul fondo della provetta
53 - il chimico chiude con un tappo la provetta contenente la soluzione limpida
54 - I Gruppo [didascalia]
55 - grafico che indica come dalla soluzione alcalina da cui si precipita il I gruppo si ottenga la soluzione S1
56 - altro schema in cui sono elencate le formule chimiche degli acidi che si vogliono ricercare nel primo guppo
57 - boccetta da cui viene tratto nitrato di bario e di calcio
58 - recipiente d'acqua calda dove risulta immersa una provetta contenente della soluzione alcalina in cui viene versato del nitrato
59 - striscia di carta su cui viene depositata una goccia della soluzione
60 - il contenuto della provetta viene mescolato con una bacchetta
61 - di nuovo il filtro di carta su cui viene versata un'altra piccola quantità della soluzione
62 - il riscaldamento e il trattamento della soluzione continua
63 - il filtro di carta presenta ora una terza goccia che indica che il PH è ormai vicino alla neutralità
64 - un altro momento dell'analisi chimica
65 - il filtro con una una quarta goccia neutra
66 - il chimico aggiunge ulteriore reattivo nella provetta a caldo
67 - di nuovo un momento del processo di riscaldamento della soluzione
68 - grafico che riporta la trasformazione degli acidi ottenuta
69 - provetta contenente un precipitato di sali di calcio e di bario: il precipitato viene trattato con acido acetico ed agitato a fondo con una stecca
70 - il chimico immerge la provetta in un recipiente con acqua che bolle
71 - il grafico precedente con l'aggiunta dei nuovi ritrovati suddivisi in due riquadri
72 - confronto tra due provette contenenti due diverse soluzioni
73 - Fine del rullo
74 - I sottogruppo [didascalia]
75 - provetta contenente della soluzione acetica
76 - grafico con un elenco di formule chimiche che si riferiscono ai costituenti la soluzione acetica che si intendono ricercare (solfiti, arseniti, arseniati, fosfati, tartrati e borati)
77 - in una provetta con soluzione acetica viene aggiunto dello iodio fino a debole colorazione
78 - boccetta di cloruro di bario
79 - nella provetta con la soluzione acetica, trattata con cloruro di bario, si nota un precipitato bianco
80 - grafico che riporta la formula chimica del precipitato ottenuto
81 - il chimico impegnato al tavolo di laboratorio compie una serie di operazioni fra cui quella di acidificare e riscaldare un'altra porzione di soluzione acetica
82 - con uno strumento a siringa il chimico aspira da una placca bianca del liquido colorato che, poi, introduce nella provetta contenente la soluzione acetica al fine di individuare la presenza dei solfiti
83 - nella provetta immersa nell'acqua si nota, ora, un precipitato giallo che indica la presenza di arsenico
84 - di nuovo lo schema grafico con riportate le formule relative al precipitato arsenico
85 - il chimico elimina dalla soluzione acetica idrogeno solforato accostando alla sommità della provetta una sorta di filtro
86 - il chimico estrae da un boccetta del reattivo molitico e lo aggiunge alla soluzione a caldo
87 - il precipitato giallo che si forma sul fondo della provetta indica fosfati
88 - il grafico registra il nuovo ritrovato
89 - il chimico è ora impeganto a mescolare del nitrato d'argento molare a due gocce di soluzione acetica raccolte su una placca nera; il chimico aggiunge, quindi, al precipitato bianco ottenuto alcune gocce di ammoniaca fino a discioglierlo
90 - il chimico, a questo punto, trasferisce la soluzione ottenuta in un tubo da centrifuga
91 - sulle pareti del tubo - posto in bagno maria caldo - si nota il formarsi graduale di un specchio d'argento che indica la presenza di tartrati
92 - il grafico con l'aggiunta della formula riguardante l'argento ottenuto
93 - il chimico ricerca tartrati aggiungendo alla soluzione, raccolta in una capsula di porcellana, tre gocce di acido solforico concentrato
94 - il riscaldamento della capsula ad una fiamma
95 - la soluzione si annerisce sempre più
96 - il chimico avvicina la cpsula al naso per sentirne l'odore
97 - il grafico registra il risultato della suddetta analisi
98 - il chimico riscalda alla fiamma di un becco la capsula con la soluzione acetica residua
99 - il chimico aggiunge alla soluzione in capsula alcune gocce di acido solforico, trasferendo, poi, il tutto, tramite una sorta di contagocce, in un tubicino da via secca che viene esposto alla fiamma
100 - il chimico, utilizzando una striscia di carta ripiegata, prende in mano la provetta aggiungendovi alcune gocce di alcool etilico; quindi, dopo aver agitato la provetta, la riscalda alla fiamma
101 - dalla provetta, esposta alla fiamma, fuoriescono vapori che si incendiano, producendo una fiamma verde che indica la presenza di borati
102 - il grafico con l'aggiunta della formula dell'ultimo ritrovato
103 - II Sottogruppo [didascalia]
104 - grafico che riporta le formule dei silicati, floruri, cromati, ossalati che si vogliono ricercare nel residuo
105 - il chimico espone alla fiamma la punta di una ago con una lente di carbonato sodico
106 - una provetta con liquido di color giallo
107 - il grafico torna con l'aggiunta della formula del ritrovato a base di silicati
108 - il chimico è, ora, impegnato al tavolo di laboratorio con provette, contagocce e silice per ricercare nel residuo i floruri
109 - la provetta presenta una goccia d'acqua a metà altezza introdotta dal chimico con un contagocce
110 - il chimico introduce nella provetta gocce di acido solforico e quindi avvicina il tubicino ad una microfiamma
111 - la goccia d'acqua nel tubo assume gradatamente una colorazione bianca per la presenza di floruri
112 - lo schema grafico registra il risultato dell'analisi effettuata
113 - una provetta con liquido giallo che indica la presenza di cromati
114 - fondo di una provetta con un precipitato giallo
115 - nella provetta con il precipitato giallo, tenuta a bagnomaria, il chimico versa alcune gocce di acido solforico
116 - l'aggiunta, a freddo, di alcune gocce di etere etilico e di acqua ossigenata nella provetta con la soluzione gialla; il contenuto della provetta, così trattato, assume pian piano una colorazione azzurra
117 - il grafico si arricchisce di un nuovo riquadro azzurro contenete la formula chimica del prodotto ottenuto
118 - il chimico, per la ricerca di ossalati, compie una serie di analisi del precipitato, trattandolo con acido solforico e, poi, con permanganato di potassio
119 - le gocce di permanganto introdotte nella provetta si decolorano gradatamente per la presenza di ossalati
120 - il grafico è completato con la formula dell'ultimo ritrovato
121 - Fine del rullo
122 - II Gruppo [didascalia]
123 - grafico che indica come dalla soluzione S1, precipitato il II gruppo, si ottenga la soluzione S2
124 - grafico con un elenco di formule relative ai cianuri, solfuri, ferro cianuri e ferri cianuri che si vogliono ricercare nel II gruppo
125 - il chimico aggiunge, a caldo, in un tubo contenente la soluzione S1 del nitrato di zinco molare: si determina, mescolando la soluzione trattata, un precipitato
126 - il grafico registra la formula del precipitato
127 - il chimico attua la sospensione in acqua del precipitato
128 - segue la acidificazione con acido cloridico di parte della sospensione contenuta in una provetta
129 - il chimico immerge la provetta in bagno maria bollente; quindi, pone, sopra la provetta, una listarella di carta imbevuta di soda
130 - il chimico prepara una soluzione di solfato ferroso
131 - il chimico depone con un contagocce una piccola quantità della suddetta soluzione sulla listarella di carta
132 - sulla listarella, dopo averla acidificata, si forma un alone azzurro che indica la presenza di cianuro
133 - il grafico si arricchisce di un riquadro azzurro che riporta la formula del ritrovato a base di cianuro
134 - il chimico, utilizzando un apparecchio con becco a forma di S, ricerca l'acido solfidrico in un'altra porzione della sospensione
135 - il grafico registra il nuovo esperimento
136 - il chimico aggiunge a quanto rimasto della sospensione acido solforico, trasferendo, poi, il tutto in un tubo; il tubo viene avvicinato alla fiamma del becco Bunsen
137 - nel tubo si intravede la formazione di fumi bianchi di anidride solforica
138 - il chimico diluisce il contenuto della provetta con acqua e, quindi, aggiunge solfo cianuro
139 - il contenuto della provetta si colora di rosso. il rosso indica la presenza di ferro o ferri cianuri
140 - il grafico registra quest'ultimo composto
141 - III Gruppo [didascalia]
142 - un grafico che indica come dalla soluzione S2 si precipiti il III gruppo
143 - elenco delle formule delle sostanza che si ricercano nel terzo gruppo: tilsolfati, solfocianuri, ioduri, bromuri e cloruri
144 - il chimico acidifica con acido nitrico la soluzione S2 contenuta in una provetta ed aggiunge, poi, nitrato d'argento fino a completa precipitazione
145 - il grafico delle sostanze del III gruppo si arrichisce di un riquadro con elencati i componenti del precipitato ottenuto
146 - il chimico riscalda in bagno maria la provetta con il precipitato di color giallo
147 - si assiste alla graduale colorazione nerastra del precipitato nella
148 - provetta per la presenza di tisolfati
149 - il grafico suddetto registra il nuovo risultato
150 - al precipitato nella provetta viene aggiunta acqua
151 - il chimico aggiunge ad una piccola porzione del precipitato alcune gocce di soluzione di cloruro di sodio
152 - torna di nuovo il grafico con l'aggiunta della formula del composto ottenuto
153 - il chimico aggiunge alla soluzione, contenuta in una placca bianca, dell' acido cloridico e del cloruro ferrico: la soluzione, così trattata, acquista una colorazione rossa per la presenza di solfocianuro
154 - nel grafico compare un riquadro rosso con la formula dell'elemento ottenuto
155 - il chimico trasferisce la sospensione in capsula tramite un contagocce; quindi riscalda la capsula tramite un becco
156 - il contenuto della capsula, riscaldato, sembra decomporsi gradatamente
157 - il chimico tratta, a freddo, il contenuto della capsula con polvere di zinco e acido solforico molare ed agita, quindi, il tutto con una bacchetta
158 - la capsula viene collocata su una sorta di fornelletto ed il suo contenuto smosso con una bacchetta
159 - il chimico aspira dalla capsula la soluzione ottenuta e la immette in diversi tubicini per ricercare in essa bromuri, ioduri e cloruri
160 - un riquadro con le formule degli ioduri, bromuri e cloruri compare nel grafico che registra via via gli esiti delle analisi effettuate
161 - per l'individuazione degli ioduri, sono aggiunte alla soluzione, contenuta in un tubo da centrifuga, alcune gocce di cloroformio e di acqua ossigenata: il tutto viene mescolato con un contagocce
162 - sul fondo della provetta si nota lo smistarsi dello strato cloroformico che acquista una colorazione viola
163 - torna lo schema grafico con l'aggiunta di un riquadro viola con la formula relativa agli ioduri
164 - il chimico compie una serie di operazioni al suo tavolo di laboratorio per eliminare dalla soluzione gli ioduri
165 - una volta divenuta incolore, la soluzione viene trattata a freddo con acido nitrico e quindi riscaldata
166 - immersa in bagno maria bollente la soluzione acquista pian piano una colorazione gialla
167 - il chimico raffredda la provetta contenente la soluzione sotto l'acqua di un rubinetto
168 - sul fondo della provetta è versato del cloroformio che viene mescolato alla soluzione
169 - si nota, sul fondo della provetta, il formarsi di uno strato giallo bruno per la presenza di bromo
170 - il grafico registra il nuovo elemento ottenuto
171 - confronto tra due provette: l'una con una soluzione che presenta uno strato viola, l'altra con una soluzione che presenta uno strato giallo
172 - il chimico elimina dalla soluzione rimanente ioduri e bromuri, trattandola con acido nitrico e riscaldando la provetta
173 - il chimico versa, poi, a freddo, nella soluzione in provetta del nitrato d'argento: si nota il formarsi all'interno del tubo di un precipitato bianco per la presenza di cloruri
174 - il fondo della provetta con il precipitato bianco
175 - il grafico riporta il nuovo ritrovato a base di cloruro
176 - Fine rullo
177 - IV Gruppo [didascalia]
178 - grafico che indica come dalla soluzione alcalina si ricerchi il IV gruppo degli anioni
179 - elenco delle formule chimiche dei costituenti il IV gruppo
180 - il chimico, al suo tavolo di laboratorio, acidifica la soluzione alcalina con acido solforico e aggiunge, poi, nel tubo contenente la soluzione del solfito di sodio, alcune gocce di acido nitrico ed, infine, nitrato d'argento
181 - sul fondo dellla provetta si nota il formarsi di un precipitato bianco che indica la presenza di clorati
182 - grafico che riporta la formula del precipitato bianco ottenuto
183 - il chimico passa ora alla ricerca di nitriti e nitrati: alla soluzione alcalina, contenuta in una provetta immersa in bagno maria, il chimico aggiunge prima alcune gocce di acetato di bario, poi dell'acetato d'argento
184 - sul fondo della provetta immersa in acqua bollente si nota il formarsi di un precipitato grigio
185 - il chimico immette, a freddo, nella provetta con la soluzione ottenuta del carbonato sodico solido e, poi, mescola il tutto
186 - la provetta viene immersa in bagno maria e riscaldata: si nota il formarsi di un precipitato bianco
187 - due gocce di soluzione alcalina vengono poste su una placca bianca e, quindi, mescolate con acido acetico
188 - il chimico bagna una striscia di carta con una goccia della soluzione
189 - due gocce di solfato ferroso vengono aggiunte alla soluzione: essa assume pian piano una colorazione scura che indica la presenza di nitriti
190 - il grafico si arricchisce della formula del nuovo ritrovato
191 - il chimico compie una serie di operazioni per eliminare dalla soluzione i nitriti e ricercare i nitrati
192 - distrutti i nitriti, il chimico immette due gocce della soluzione alcalina in una provetta e, quindi, le acidifica con acido solforico
193 - vengono aggiunte alcune gocce di solfato ferroso ed altre di acido solforico
194 - sul fondo del tubicino si nota il formarsi di una striscia scura che indica la presenza di acido nitrico
195 - torna il grafico che registra il composto ottenuto entro un riquadro scuro
196 - il chimico versa in una provetta, contenente due gocce di soluzione alcalina, una piccola quantità di alcool etilico e di acido solforico
197 - il chimico immerge la provetta con la soluzione trattata in un recipiente d'acqua bollente; subito dopo, avvicina il tubicino al naso per sentire quell'odore di frutta che indica la presenza di acetati nella soluzione
198 - lo schema grafico riporta il risultato di quest'ultima analisi
199 - il chimico tritura tra due vetrini da orologio alcuni cristalli, per, poi, avvicinare al naso quanto sbriciolato per sentirne l'odore
200 - torna il grafico con un nuovo riquadro riguardante la ricerca di acetati
201 - il chimico ricerca ora i solfati: aggiunge a sei gocce di soluzione alcalina, raccolte in un tubicino e acidificate, del cloruro di bario
202 - sul fondo della provetta si vede il formarsi di un precipitato bianco
203 - il grafico si arrichisce del nuovo composto a base di solfati
204 - il chimico aggiunge alla soluzione limpida, contenuta in una provetta, dello iodio fino a debole colorazione
205 - sul fondo della provetta, dopo l'aggiunta di cloruro di bario, si nota il formarsi di un precipitato bianco
206 - torna il grafico con la formula del precipitato contenete solfiti
207 - il chimico ricerca l'acido carbonico, acidificando una porzione di miscuglio contenuta in un tubicino
208 - il chimico riscalda il tubicino
209 - il chimico aspira, con un apparecchio per l'analisi del gas, il gas formatosi al di sopra della soluzione
210 - nell'apparecchio si nota il formarsi di un precipitato bianco
211 - il grafico riporta l'ultimo ritrovato chimico
-
Schlüsselwörter: Chimica / esperimenti scientifici / apparecchiature scientifiche / Istituto di Chimica dell'Università di Roma La Sapienza
-
Sammlung:
-
Anbieter: Istituto Luce - Cinecittà
-
Rechte: In Copyright / Istituto Luce - Cinecittà, All rights reserved
-
Produktionsfirma: istituto nazionale luce
-
Farbe: Colour
-
Ton: With sound
-
Datum:
-
Dokumenttyp:
-
Sammlung: LUCE documentary and short film collection
-
Originalformat: video/mpeg
-
Language: it